posizione di possibile definizione dei primi articoli di un "codice di diritto epistemico"
[aggiornamento al 24 marzo 2015]

codice di diritto epistemico

[commento_1 in forma di esposizione vocale: [...]][15/03/2015]
[commento_2 in forma di esposizione vocale:
[...]][17/03/2015]
[commento_3 in forma di esposizione vocale: [...]][24/03/2015]

caratteri

con estensione al mondo [forma di diritto universale]
espressione del diritto naturale
diritto positivo


introduzione

articolo 1
 
comma 1: l’uomo è essere che partecipa della divinità.
comma 2: la dignità [creaturale] dell’uomo è quindi assoluta, totale e perfetta.
comma 3: il diritto protegge dunque l’essere umano in ogni stadio della sua esistenza:

- dal concepimento alla nascita;

- dall’infanzia alla giovinezza;

- dall’età adulta alla morte.


comma 4: i diritti dell’uomo sono [conseguentemente] assoluti, totali e perfetti.
comma 5: la legge conforma le istituzioni sociali al massimo rispetto della natura umana, dei suoi diritti e delle sue prerogative, le quali sono senza limite alcuno.
comma 6: tale è la sovranità dell’uomo e della donna su tutta la terra e sull’universo intero.
 
articolo 2

comma 1: in quanto la sovranità dell'uomo è assoluta, la legge favorisce e realizza il dominio assoluto dell'uomo sul mondo e sul proprio destino storico, nel quale si compie il suo scopo, il suo essere, la sua personalità, la sua salvezza e la sua felicità.
comma 1 - bis: gli stati del mondo rendono onore, gloria e culto all'uomo e della donna, e agiscono conseguentemente.
comma 2:
la legge opera il contemperamento tra gli interessi umani socialmente contrapposti, finalizzato a un ordinato svolgimento della vita sociale e economica.
comma 3: essendo l'etica il fondamento del diritto, il sistema di istruzione, formativo e educativo, sta al di fuori e al di sopra dello stato:

- dal concepimento all'adolescenza l'uomo è posto sotto la tutela del sistema di istruzione, nel quale acquista la capacità giuridica.
- dalla giovinezza alla morte l'uomo è posto sotto la tutela dello stato, nel quale acquista la capacità di agire. questa si acquisice al compimento del diciottesimo anno di età, con il passaggio dell'individuo dal sistema di istruzione allo stato.

articolo 3

comma 1:
il diritto, lo stato e l'economia sono improntati all'espressione e all'appagamento dei bisogni materiali e spirituali dell'uomo.
comma 2: il sistema delle leggi adotta, generalizza e interpreta il modello di maslow per la classificazione dei bisogni umani, che il diritto tutela e appaga, definendo quelli che devono essere soddisfatti con la forza della legge.
comma 3:
il modello di maslow adottato dalla scienza politica epistemica riguarda:

- la classificazione dei bisogni umani;
- la classificazione delle classi sociali;
- la suddivisione del sistema economico generale in:

- sistema produttivo per i bisogni inferiori [sistema di economia pubblica];
- sistema produttivo per i bisogni inferiori e superiori [sistema di economia privata].

- la classificazione dei prodotti in:

- beni e servizi di massa [appaganti i bisogni inferiori];
- beni e servizi di lusso [appaganti i bisogni superiori].

articolo 4

comma 1:
i bisogni sono distinti in:

- individuali;
- collettivi [relativi questi ai gruppi sociali].

i bisogni, sia individuali che collettivi, sono distinti in:

- primari [o inferiori, o materiali];
- secondari [o superiori, o spirituali].

i bisogni secondari sono distinti in:

- non conflittuali;
- conflittuali.

i bisogni conflittuali sono quelli per cui gli uomini competono tra loro per realizzare i propri desideri e le proprie necessità. per la loro regolazione lo stato adotta il sistema meritocratico [meritocrazia], definito dalla scienza politica epistemica.
comma 2: tutti i bisogni sono definiti e classificati dalla psicologia [che definisce e classifica i bisogni spirituali] e dall'antropologia [che definisce e classifica bisogni materiali], discipline che rientrano nelle scienze epistemiche [episteme].
comma 3: la società umana è suddivisa in:

- classe dirigente.
- classe media.

la società umana è altresì suddivisa in:

- classi ricche.
- classi popolari.

comma 4: nell'ambito dello stato epistemico [stato in cui vige il diritto epistemico] non esiste la povertà. non esiste quindi una classe sociale indigente. nell'ambito dello stato epistemico e della relativa società umana non esistono i seguenti fenomeni, sociali e economici:

- povertà.
- disoccupazione [se non volontaria].

comma 5: nell'ambito dell'applicazione
del modello [allargato] di maslow allo stato epistemico:

- alla classe dirigente/ricca corrispondono i bisogni secondari.
- alla classe media/popolare corrispondono i bisogni primari.

comma 6: nell'ambito dello stato epistemico la mobilità tra le due classi sociali e i bisogni conflittuali interni alla classe dirigente/ricca sono regolati dal sistema meritocratico [meritocrazia].

articolo 5

comma 1:
lo stato adotta il modello economico definito "standardismo", costruito dalla scienza politica epistemica.
comma 2: lo standardismo, come modello correttivo e integrativo del capitalismo [per le determinazioni di cui al comma 4 dell'articolo 4], viene definito e regolato giuridicamente dal diritto economico, il quale normativizza:

- il lavoro;
- le imprese;
- i mercati;
- il sistema economico generale, suddiviso in:

- nazionale [interno a una nazione];
-globale.

comma 3: in base allo standardismo e al relativo modello di economia simulata [giochi di simulazione di impresa]:

- il sistema economico è suddiviso in pubblico e privato.
- il sistema economico pubblico è il modello virtuoso del sistema economico privato.
- il sistema di economia pubblica produce per i bisogni primari.
- il sistema di economica privata produce, in regime competitivo, per i bisogni primari e secondari.
- in base al modello dell'economia simulata, acquisice il diritto di produrre per i mercati reali l'impresa privata che vince la competizione virtuale tra le imprese private con i giochi di simulazione d'impresa, producendo il migliore prototipo del prodotto ["campione"], a cui va il gradimento dei consumatori [in base all'esito del "test"]. 
- il sistema pubblico compete con quello privato, nella produzione dei beni e servizi inferiori prodotti dal settore privato.

comma 4:
in base allo standardismo, l'economia politica e la macroeconomia sono così riformate:


- l'insieme dei bisogni è uno standard identico per tutti gli uomini: per questo i bisogni sono anche conflittuali [tutti gli uomini vogliono la stessa cosa e competono tra loro per conquistarla].
- la domanda economica individuale è questo standard, espressione non della quantità domandata, se non come espressione questa dei bisogni che generano ["paniere di bisogni", identico per tutti gli uomini]. essa dunque prescinde dal prezzo.
- la domanda economica globale è la somma di tutte le domande individuali, e anch'essa presciende dal prezzo.
- l'offerta economica globale, intesa come l'intero sistema produttivo [pubblico e privato], deve in ogni momento sempre appagare ["coprire"], perfettamente, e col minore spreco di risorse possibile, la domanda economica globale.
- il prezzo, e il relativo concetto di scarsità, valgono solo per la regolazione della produzione [offerta] dei beni e servizi superiori [cosiddetti beni e servizi di lusso].

comma 5: le determinazioni di cui ai commi 3 e 4 dell'articolo 5 racchiudono il quadro di riferimento per le determinazioni che regolano i punti elencati al comma 2 del medesimo articolo.

articolo 6

comma 1: i diritti civili includono i diritti economici.
comma 2: 
i diritti sono espressione dei bisogni.
comma 3: è nemico dello stato, come ostacolo alla sua azione di protezione dei diritti e di appagamento dei bisogni [tramite il sistema economico, pubblico e privato], ogni individuo, o ente, o azione, che impedisca l'azione dello stato e dei singoli cittadini alla realizzazione dei diritti e all'appagamento dei bisogni del genere umano e di ogni singolo essere umano. 

comma 4:
lo stato elimina e neutralizza ogni impedimento alla protezione da parte dello stato dei diritti civili e economici dell'uomo e della donna.

comma 5

- i diritti civili sono regolati del diritto epistemico;
- i dirtti economici sono regolati dal diritto economico.


comma 6: in base alla classificazione dei bisogni, di cui all'articolo 4 comma 1, i diritti degli esseri umani sono:


-
diritto alla felicità [include tutti insieme gli altri diritti].
-
diritti civili [in senso stretto: "standard giuridico"] sono:

- vita.
- verità.
- pace.
- libertà.
- giustizia.
- benessere.
- salute.
- democrazia.
- sicurezza.
- famiglia.
- amicizia.
- successo sociale.
- amore.

- i diritti economici ["standard economico"] sono:

- benessere.
- alimenti.
- casa.
- vestiti.
- lavoro.
- reddito.
- patrimonio.
- proprietà.
- tempo libero.
- successo economico.
- carriera.
- pensione.

fine introduzione/seguono determinazioni specualtive correlate:

- [][progetto episteme].
- [
][costituzione epistemica].
- [][steleologia 1]/[][steleologia 2]/[][steleologia 3]

[commento_1 in forma di esposizione vocale: [...]][15/03/2015]
[commento_2 in forma di esposizione vocale:
[...]][17/03/2015]
[commento_3 in forma di esposizione vocale: [...]][24/03/2015]