DIMOSTRAZIONE_89: ESISTENZIALISTICA_TERZA
 
questa dimostrazione ripete argomentazioni già date, ma si interroga non sulla ragione dell’esistenza [causa esistenziale verticale] del cosmo, ma dell’uomo, rispondendo alla domanda: “perché esisto ?”, sfruttando, quindi, e così mettendo in evidenza l’intuizione di cui si è detto nella dim_11 [“perché c’è l’essere anziché il nulla”], ma in modo diverso, perché qui ci si chiede non perché si esiste al posto del nulla [della creatio ex nihilo], ma perché esiste qualcosa [anche ciò che è necessario], e in particolare l’uomo [come se fosse Dio]/si tratta quindi piuttosto di Parmenide: perché l’essere è [necessariamente].
si risponde nel modo che già si è visto:
 
1.] il caos non può essere la [sola] causa della mia esistenza, perché non è causa verticale, ma solo orizzontale [il caos non esistenzializza, ma solo “sposta”/attenzione (correzione/integrazione): poiché ogni ente è anche esistenza pura, tutto sempre anche esistenzializza come causa verticale, e il caos, in quanto ultima tra le ipostasi, ha infatti esistenzializzato l’uomo, tratto (anche) da esso: ma poiché l’uomo è ordine, il caos non lo ha esistenzializzato da solo];
2.] la necessità non può essere la [sola] causa dell’esistenza dell’uomo, perché [come è evidenziato dal fatto che può morire], l’uomo è anche essere contingente, e la necessità può esistenzializzare direttamente [senza Dio], come essere contingente, solo due cose:
 
a.] il caos;
b.] una parte delle struttura del libero arbitrio divino [il "meccanismo" della libertà della volontà di Dio];
 
3.] rimane solo Dio come causa verticale [esistenzializzante] [diretta e indiretta] dell’uomo.
 
nota
 
queste tesi ripetono argomenti giò visti e usati in più dimostrazioni. li integrano, e li applicano all’uomo. l’uomo semplicemente si chiede: “perché esisto ?”. egli risponde in molti modi, ma un’analisi rigorosa del portato veritativo di ogni possibile risposta conduce ad ammettere Dio come unica riposta realmente razionale [alla luce della metafisica epistemica, la quale è la più probabile spiegazione della realtà, e spiegazione equivale a dimostrazione, dal punto di vista probabilistico].