DIMOSTRAZIONE_76: ESISTENZIALISTICA_SECONDA
 
la presente dimostrazione è una delle più rigorose. si è detto nella dim_75: “ma l’uomo, che proviene dal nulla ed è destinato al nulla [pur essendo necessario, è destinato al nulla: è necessario, perché Dio doveva crearlo e, poiché Dio esiste, deve destinarlo ad essere, per il paradiso o per l’inferno], è un uomo che è auto_cosciente”. ora si aggiunge, che l’uomo è non solo auto_cosciente, ma è anche cosciente, e cosciente dell’esistenza della necessità, quindi è essere_necessario [dim_8], e poiché solo l’esistenza di Dio sottrae l’uomo al nulla, destinandolo all’essere, la condizione della necessità, associata all’esistenza del senso per l’esistenza dell’uomo, può realizzarsi solo se Dio esiste, perché solo l’esistenza di Dio salvaguardia il destino all’essere dell’uomo e quindi la sua condizione di essere_necessario.
si ripete, più rigorosamente:
 
1.] l’uomo, proveniente dal nulla, si sente destinato al nulla perché effettivamente può tornare nel nulla;
2.] ma l’uomo, intuendo la necessità [l’essere è: primo principio parmenideo], è anche la necessità [pensare è essere: secondo principio parmenideo];
3.] l’uomo è necessità solo se, proveniente dal nulla, esiste per l’eternità;
4.] poiché può essere riassorbito dal nulla, solo Dio può sottrarlo da esso [cioè da una volontà, perché in senso inerziale l’uomo è per il nulla, così come – peraltro: dim_11 - in senso inerziale l’uomo non sarebbe dovuto venire all’essere, vi è venuto solo per una volontà];
5.] Dio infatti non crea dal nulla senza uno scopo e senza un senso: ciò che Dio trae dal nulla è per esistere in eterno;
6.] l’uomo è essere necessario, cioè per esistere in eterno;
7.] quindi, poiché tale destinazione è frutto di una volontà, Dio, che è questa volontà, deve ee non può non esistere.