DIMOSTRAZIONE_33 [CULTURALE]

in base al principio dell’accordo tra senso e vero [dim_32], questa dimostrazione, di tipo probabilistico [“è più probabile che Dio esista piuttosto che non esista, se …”], si fonda sul presupposto che l’idea di Dio arricchisce culturalmente un discorso, piuttosto che se Dio non esistesse [anche solo perché l’idea di Dio duplica di colpo il reale, ma ciò non è aristotelicamente “inutile” tenuto conto che l’al_di_là non è semplicemente un doppione dell’al_di_qua ma, a differenza di questo, è realtà perfetta, ed è ipotesi di perfezionamento assoluto dell’al_di_qua], oppure fosse una fantasia. tale maggiore “ricchezza” di un discorso culturale, che presupponga l’esistenza di Dio, manifesta un maggiore senso del discorso stesso, descrivente il senso della realtà, e “ciò che ha senso è vero”, per cui Dio, che dà senso alla realtà e al discorso, esiste.