DIMOSTRAZIONE_24 [KANTIANA o LUDICA_SECONDA, perchè espressa in forma di "gioco mentale"]
 
1.] se una realtà è possibile
2.] se essa è razionale
3.] se essa è definita come necessaria
4.] allora essa deve venire all'esistenza.

Questa dimostrazione proviene dalla lettura della dimostrazione kantiana “Unico argomento possibile per una dimostrazione dell’esistenza di Dio”, tratta da Abbagnano e Fornero, ma soprattutto all’esposizione della storia della filosofia per i licei di Reale e Antiseri. essa presuppone fin dall’inizio la confutazione di Severino [che non è ancora stata data], perché Severino dimostra l’im_possibilità dell’esistenza di Dio [avente i caratteri del Dio_cristiano]. Ma la confutazione di Severino è in realtà la condizione di validità di tutte le dimostrazioni_epistemiche. Esse sono già valide, perché di tale confutazione è stato dato almeno un suggerimento.
La dimostrazione recita: “la possibilità dell’esistenza di Dio già racchiude la sua necessità” [ecco dunque che è necessario togliere l’im_possibilità severiniana]. La dimostrazione si presenta come un “gioco mentale”, e proprio per questo essa è forse in difetto. E’ classificata come epistemica perché il suo argomento appare “forte/persuasivo. La si espone per punti in sequenza:
 
1.] l’esistenza di Dio è possibile [… a meno di Severino] [concetto comune di “possibilità”];
2.] è possibile perché non sarebbe in contraddizione con l’esistenza [… a meno di Severino] [si richiede tolleranza/la filosofia di Severino è verso la sua confutazione];
3.] la favola non è possibile, perché sarebbe in contraddizione con l’esistenza/realtà;
4.] se qualcosa è possibile, lo è perché non è in contraddizione con l’esistenza ma, in quanto è possibile, non è per questo necessariamente necessario/esistente [ad esempio: è possibile che mi alzi dal letto al mattino alle ore 07:00, ma non è necessario, posso alzarmi anche alle ore 07:05];
5.] il possibile viene all’esistenza unicamente [principio condizionante la validità della dimostrazione ...] ...:

a.] o perché determinato nel tempo dalla necessità [ad esempio: il fenomeno_fisico e la legge_fisica: questa determina quello];
b.] o perché determinato dalla volontà dell’uomo [e di Dio, se esistente];

6.] ma l’esistenza di Dio, che si è detto essere possibile, non può essere vera/venire alla luce: per legge di natura [Dio non “viene” temporalmente all’esistenza]; per volontà_umana;
7.] se [e soltanto se …: principio condizionante la validità della dimostrazione …] … non esiste alcun caso, in cui o la legge di natura o la volontà umana possano determinare l’esistenzializzazione di ciò che è in possibilità di esistere [il possibile_esistente], allora tale possibile è in realtà im_possibile;
8.] poiché l’esistenza di Dio è invece possibile [punto 1.]_], e non rientra in quel caso [punto 7.]_], né rientra nel caso più sopra [punto 6.]_]; allora …
9.] … l’esistenza di Dio non è solo possibile [e lo è perché “prevista” dalla necessità/sempre che sia possibile pianificare come “possibile” ciò che in realtà si dimostra come necessario], ma è invero necessaria.

La critica che si può portare a tale dimostrazione è che essa "dà il via libera" all'esistenza non solo di Dio ma di tutto ciò che si definisce come "necessario" [l'uno, la diade, ecc.], e quindi presuppone che si definisca ciò che, essendo necessario, prima lo si definirebbe possibile, e poi lo si definisce come necessario solo perchè non può esistere nè per legge di natura nè per volontà umana: c'è dunque un ragionamento tautologico: ciò che è necessario è anche possibile, ma in quanto è il possibile di un ente_necessario, deve anche esistere.  si può accogliere tale dimostrazione come spunto di riflessione. se invece ad un attenta analisi essa dovesse risultare "grossolanamente" inconsistente [ciò che non si riesce a vedere], e non potesse essere epistemizzata, questa dimostrazione andrà tolta dal canone_epistemico e la classificazione numerica delle dimostrazioni_epistemiche dovrà scalare a partire dalla presente dimostrazione numero 24. 

nota

la dimostrazione è stata riletta e appare convincente [anche la critica, però]: Dio è comunemente inteso come "possibile" [ogni idea necessaria è tale, perchè posta come non fantasiosa: bisogna definire il necessario/possibile espansione della dimostrazione_23, che ponga non solo l'essistenza_di_Dio, ma anche la necessità_di_Dio/la dimostrazione_23 come ulteriore processore_dimostrativo], ma non determinato nè per legge fisica nè per volontà umana. e allora deve esistere [non può esistere una mera "possibiltà" che non venga necessariamente all'esistenza, se non può venire contingentemente all'esistenza: la dimostrazione_24 è epistemica].