DIMOSTRAZIONE_159: DELL’EVOLUZIONE
 
questa dimostrazione è incentrata sull’evidenziazione del concetto di evoluzione come auto_concetto. come auto_concetto l’evoluzione è perfetta. per questo il magistero_ecclesiale e il creazionismo non possono riuscire a criticare tale paradigma, essendo esso vero per se stesso. è vero per se stesso, ma non in quanto applicato a qualunque ambito di realtà: esso è immediatamente e perfettamente vero se applicato alla realtà divina, altrettanto perfetta, mentre l’auto_concetto di evoluzione è solo mediatamente vero e, in particolare, vero come mediato dal creazionismo, se applicato alla realtà_creata. ma qui si presuppone appunto il dio_creatore che si deve dimostrare. lo si dimostra in questo modo:
 
1.] il concetto di evoluzione va dal semplice al complesso con la mediazione dell’evoluzione come processo;
2.] il concetto di evoluzione è un auto_concetto tale per cui l’evoluzione è concetto perfetto;
3.]quindi, il semplice, il processo mediatore e il complesso, come ambiti di applicazione dell’evoluzione, sono realtà altrettanto perfette;
4.] l’evoluzione è applicata sia all’in_organico [cosmo] che all’organico [vita];
5.]il semplice_perfetto è il principio, e il complesso_perfetto è …
 
a.] come in_organico_perfetto il cosmo_perfetto;
b.] come organico_perfetto la vita_perfetta;
 
6.] la vita perfetta è eterna, infinita e necessaria;
7.] quindi essa è dio, cioè l’auto_concetto di evoluzione suggerisce e così dimostra all’intuizione_epistemica che l’evoluzione è processo perfetto e, come tale, va applicato a realtà perfette: dal principio a dio tramite la mediazione dell’evoluzione.
  
nota
 
si precisa la distinzione tra il concetto epistemico di evoluzione e il concetto di evoluzione, applicato a dio, proprio di teilhard de chardin:
 
1.] il primo include il secondo;
2.] l’evoluzione nell’episteme riguarda dio non come evoluzione nel tempo, ma come evoluzione precedente dio e determinante dio al di fuori del tempo, perché non esiste un tempo in cui dio non sia completo;
3.] la determinazione evolutiva di dio riguarda dio dall’eterno, e non il creato: essa prescinde dal creato, mentre invece in teihard de chardin cristo evolve con il creato;
4.] ciò è vero anche nell’episteme, e riguarda appunto il rapporto tra dio e il creato, una volta posto il creato, date le condizioni epistemiche:
 
a.] attualmente l’evoluzione è ferma per l’uomo e investe cristo nella dimensione non apparente;
b.] solo nell’apocatastasi l’evoluzione coinvolge in modo apparente cristo e il creato/uomo apparente, solo per le anime salvate;
c.] attualmente l’uomo può/deve eticamente legarsi all’evoluzione non apparente di cristo [per essere salvo] solo comportandosi in modo eticamente “santo” [nell’ambito dell’episteme il concetto di santità è una tipizzazione del comportamento, che rimanda alla codificazione fatta del concetto di santità da parte del magistero_ecclesiale].