DIMOSTRAZIONE_157: NORMALE_FONDAMENTALE, HEGELIANA, NORMALE_UNDICESIMA
sono state date finora due dimostrazioni particolarmente brevi ed efficaci:
 
1.] dimostrazione_efficace_1 [dim_154]: l’uomo pensa la necessità, quindi il pensiero è necessario. il principio determina la realtà necessaria, a cui appartiene il pensiero, detto necessario, e questo, essendo necessario, è dio;
2.] dimostrazione_efficace_2 [dim_153]: per la corrispondenza biunivoca tra realtà e linguaggio [per la quale la realtà si riproduce nel linguaggio (secondo la protologia_epistemica), e così il linguaggio riflette/rispecchia la realtà (secondo la gnoseologia_epistemica)], poiché il nome/parola_dio cade nel linguaggio [cioè vi appartiene], dio cade nella realtà, cioè esiste.
 
si è tuttavia constatato che manca ancora una dimostrazione realmente efficace, che tagli alla radice il dubbio di fede, che ancora riesce ad annullare dio nella mente. si cercherà di darla qui. la protologia, infatti, che sa dimostrare l’esistenza dell’oggetto_necessario [l’essere_è ed esiste il suo sviluppo], non riesce ancora a dimostrare l’esistenza necessaria del soggetto_necessario [dio], che cadi necessariamente all’interno dello sviluppo necessario dell’essere.
distinguendosi tra concetti_realtà e concetti_fantasia [e già tale distinzione sarebbe sufficiente per dimostrare l’esistenza di dio, a partire dall’esistenza del suo concetto], si dice che il soggetto e il pensiero sono concetti_realtà [di cui ci si serve anche nella fantasia]. essi sono concetti anche scientifici [ogni concetto_realtà è un concetto_scientifico].
questo concetto_realtà [soggetto e pensiero] esiste, perché appare nell’uomo, che è soggetto e pensiero.
ora si introduce un principio fondamentale, non lo si dimostra [non si sa se si è in grado di dimostrarlo, la protologia lo assume vero], ma l’intuizione riesce a intuirlo come plausibile, cioè vero/su questo principio fa leva la presente dimostrazione: tutto ciò che è realtà [apparente all’uomo], in quanto realtà [e non fantasia] deve esistere anche secondo la sua condizione normale, cioè necessaria in senso proprio. questo principio riprende l’aforisma di hegel [ciò che è razionale (il concetto_realtà) è reale]: non è possibile che esista una realtà, apparente, senza che la necessità, cioè quell’oggetto_necessario ed eterno, la cui esistenza la protologia sa dimostrare, abbia la possibilità strutturale ed esistenziale [razionale] di accoglierlo: ma, poiché l’accoglie, questa realtà, apparente, deve essere già essa stessa anche necessaria, ed allora la realtà_necessaria la possiede [possiede il concetto_realtà della realtà apparente] secondo la sua forma e sostanza normale, cioè necessaria in senso proprio/spiegazione: l’uomo esiste, e non potrebbe esistere se la realtà_necessaria non possedesse già essa  stessa le strutture necessarie dell’uomo, e queste sono date dall’Uomo [cioè da dio_cristo], intese queste strutture necessarie dell’uomo come “umane” in senso proprio [qui l’uomo_cristo precede il creato].    
poiché il soggetto e il pensiero esistono [nell’uomo], devono esistere anche nel loro modo normale, cioè necessario in senso proprio [l’uomo è necessario, nella forma, ma non lo è in senso proprio, perché l’uomo è anche formalmente essere contingente]. quindi …
 
3.] dimostrazione_efficace_3 [presente dimostrazione]: poiché tutto ciò che è realtà, deve esistere secondo la sua condizione normale, cioè necessaria [in senso proprio], e poiché l’esistenza, derivata dal principio [questo lo si può dimostrare], è immensa [questo lo si può dimostrare/il difficile era dimostrare, come detto, la derivazione di un soggetto dal principio, soggetto normale che per definizione è dio], la condizione di normalità pone il soggetto e il pensiero [ora dimostrati necessariamente esistenti, per due ragioni: a.] … nell’uomo, in quanto l’uomo intuisce il principio, e così si identifica alla necessità; b.] … in quanto concetti_realtà, che, si è detto, devono essere già inclusi in quella necessità, che li accoglie esistenti: la necessità come possibilità di esistenza del creato] … li pone dunque altrettanto immensi, quindi dio esiste, essendo soggetto e pensiero immenso.