DIMOSTRAZIONE_156: DEL SENSO_SECONDA ["dio è il senso"]
1.] o il senso esiste o il senso non esiste [come dentro il caos];
2.] se il senso esiste, dio esiste, perché:
 
a.] dio è il senso;
b.] dio è la massimizzazione del senso;
c.] il senso [necessariamente necessario] esiste [necessariamente] per il soggetto [necessario], e dio è soggetto;
d.] questo senso non è solo per l’uomo_soggetto, perché l’uomo_soggetto non esaurisce il senso della necessità [non essendo l’uomo solo necessario];
e.] dio è il senso della creazione.
 
3.] ma il senso esiste, perché l’esistenza, intesa come essere_Intero, è razionale, provenendo essa necessariamente dal principio [occorre però dimostrare che ciò che è razionale ha senso ed un senso per un soggetto/da qui la critica_problema, sotto riportati, e la sua soluzione];
4.] solo dentro il caos, da cui proviene il creato, le relazioni ontiche sono senza senso/senza ordine. per questo si è detto che dio è il senso della creazione [punto e.] di 2.]] che, in se stessa, senza dio, sarebbe senza senso [è lecito, in una dimostrazione, parlare di creazione, intesa come essere_contingente e, quindi, non direttamente causato dal principio/una “creazione” ancora (prima della conclusione della dimostrazione) “senza creatore”];
5.] poichè dunque il senso esiste, essendo dio il senso [esistendo il senso per dio_soggetto, come, in secondo ordine, per l’uomo_soggetto], dio esiste;
6.] poiché l’essere ha senso, dio esiste perché dio è quel soggetto cui va riferito [necessariamente] il senso [solo necessario] dell’essere. ciò è detto anche in quanto l’essere_necessario è pieno, e dio corrisponde alla pienezza di senso dell’essere [senso dell’essere, senso per dio];
7.] quindi:
 
a.] l’essere come oggetto, in quanto razionale, ha un senso;
b.] ma un senso esiste solo per un soggetto;
c.] l’essere è necessario, quindi il senso è necessario;
d.] quindi il soggetto, per cui esiste il senso, è il soggetto_necessario, cioè dio.
 
interruzione/nota_critica al punto 3.] e ai punti a.] e b.] di 7.] …
 
questa dimostrazione è limitata: presuppone che non possa esistere un essere_necessario_razionale senza un senso, ovvero senza un soggetto. ma è concepibile, ad esempio, un cosmo senza vita ? il cosmo apparente [universo presupposto creato] è concepibile senza la vita_umana, che è piccola e contingente per esso, ma non il cosmo eterno in sé, che è spazio_tempo per un organismo vivente altrettanto gigantesco [dio]. ma il cosmo_eterno viene dopo il soggetto_divino. la questione è se possa esistere solo il principio, cioè l’esistere/esistere_necessario senza un soggetto. ha senso l’essere_necessario senza dio ? l’essere, senza dio, deve avere un senso ? occorre risolvere questo problema, altrimenti la dimostrazione non è valida, per il limite del punto 3.] [punto 3.] ripetuto nei punti a.] e b.] di 7.]], che identifica razionalità e senso, e poi dice che, poiché il senso esiste [perché esiste l’ordine_razionale dell’essere_necessario], deve esistere un soggetto al quale attribuire il senso [soggettivo] dell’essere. la dimostrazione quindi prosegue [ripetendo argomenti già dati, ma qui visti in modo diverso …] …
 
… riprende/prosegue/completa
 
8.] nel cosmo apparente esiste la vita_umana;
9.] potrebbe esistere il cosmo senza la vita_umana [com’era];
10.] ma questa vita, in quanto pensa la necessità, è anche vita_necessaria;
11.] allora il cosmo ha senso per la vita_necessaria, nel senso che la correlazione uomo/natura si trasla nella correlazione dio/cosmo_eterno e dio/principio: poiché l’uomo pensa la necessità [soggetto che si identifica alla necessità], la necessità è per dio [cioè per il soggetto che la pensa, ed è soggetto necessario, come la necessità];
12.] conseguentemente, …
 
a.] se non si può ricavare l’esistenza di dio a priori, partendo dal principio [non lo si può in questa dimostrazione], …
b.] … si può ricavare l’esistenza di dio a posteriori, partendo dall’uomo: poiché l’uomo pensa la necessità, è essere_necessario, e quindi il cosmo_ordinato [natura] ha senso per l’uomo;
c.] allora il cosmo_eterno e il principio, che lo pone, sono in se stessi correlati al pensiero che li pensa, e quindi l’essere ha senso per il soggetto, e questo, come l’essere è necessario, è il soggetto necessario cioè dio.