DIMOSTRAZIONE_106: DEL SOGNO
la dim_100, nel suo sviluppo, ha fatto emergere una nuova dimensione della realtà apparente, in base a cui si fonda la presente dimostrazione.
Le dimensioni della realtà apparente sono finora le seguenti. esistendo la materia [essendo questa ipostasi e auto_concetto: materia_eterna e materia_creata], ciò che appare all’uomo non è materia, ma è:
 
1.] realtà virtuale;
2.] memoria divina [e libido] condensata [parafrasando Freud: “il Creato come compensazione del costo in termini libidici del sacrificio cristico”];
3.] sensitività della rappresentazione non solo soggettiva, ma anche sensoriale [estatica e erotica/la sensorialità è sempre erotica/o meglio, l’eros è un modo della sensitività/problema in fase di definizione];
4.] ora si aggiunge che, poiché la realtà apparente è manipolabile [io posso costruire un castello di sabbia], essa è la porzione onirica della mente [di Dio, dell’anti_Dio (riproduzione/impronta di Dio nel Creato), di Cosmo_Adamo e del sistema di unità organica = campo steleologico].
 
nota
 
la differenza tra realtà onirica e realtà virtuale è che questa è sia soggettiva che oggettiva [ad esempio: interna a un monitor], la prima invece è solo interna alla mente, come esclusivamente organica in senso psichico [avvertenza: sono queste tutte analisi di superficie: il soggetto_espositore non è competente in psicologia, e specificamente in nessuna disciplina scientifica].
 
prosegue
 
conseguentemente:
 
1.] poiché la realtà onirica dovrebbe essere standard_normalmente [paradisiacamente] infinitamente manipolabile in quanto onirica [nel sogno ognuno fa ciò che vuole];
2.] e poiché l’uomo può manipolare la sabbia, l’elettrone, ma non i pianeti e le galassie, la cui sostanza è però anch’essa dello stesso tipo di quella della sabbia, ovvero onirico_manipolabile …
3.] … ne consegue che l’uomo sta dentro il sogno di Cosmo_Adamo [e quindi scala dimensionalmente tutto l’impianto cosmologico epistemico, che sarà dato in fase di esposizione della cosmologia_neo_aristotelica], e allora …
 
… Dio esiste, come luogo della realtà onirica [normalmente] infinitamente manipolabile, secondo il sogno [attenzione: lo stato del sogno attuale è di tipo passivo/riproduttivo del reale esterno, di tipo fisico_cartesiano/la fisica di Galileo riguarda la realtà_virtuale_oggettiva _oggettuale].
 
nota
 
se l’apparire [questo apparrie] non è materia [le implicazioni riguardo alla dottrina dell’eucaristia sono già state risolte, in base a specifico parallelismo], ma è oniricità, cioè sostanza onirica [condensata dalla pressione della memoria mentale di Dio, ancora in fase di studio sacrificale], allora ciò che l’uomo vede ha il potere di “drogarlo” [e infatti la visione delle galassie e dell’universo, con i suoi colori, è oppio per gli astronomi e per chiunque li vede], conseguentemente l’uomo, nella configurazione dell’orizzonte del comportamento normale [la clausura monastica], deve tenere gli occhi chiusi, perché l’apparire è erotizzazione dell’occhio [ad esempio: non sono le onde elettomagnetiche del teleschermo televisivo che drogano l’occhio, ma il puro divenire, ad esempio lo scorrere della pavimentazione di Venezia, o dei negozi in centro città/l’occhio sente il bisogno di distrarsi, come quando in treno non si fissa la sedia davanti, ma si guarda quanto scorre fuori dal finestrino].