il senso dell'esercito nell'era di pace: i fondamenti della
militarizzazione globale
1.] questo paragrafo è di argomento complesso e non definito nelle sue conclusioni.
2.] sia come offensivo, sia come difensivo, l’esercito può essere considerato come inclusivo di una parte aggressiva della società: anche nella difesa della nazione, i giovani soldati sparano e uccidono, servendosi di armamenti più o meno diretti/indiretti. [l'uso delle armi indirette, come quelle più tecnologiche, attenua il senso di colpa.]
3.] nell’era di pace avviene il paradosso di una società civile senza nemico, ma con giovani aggressivi che entrano comunque nell’esercito: essendo la nazione priva di nemico, essi/gli eserciti sono in crisi di identità.
4.] nella considerazione di un esercito mondiale, di uno stato universale, verrebbe a mancare un “nemico”, esterno, altrettanto “universale”: il “nemico del genere umano”. né esso è il terrorismo [comunque considerato], perché il terrorismo non si presenta come “nazione” nemica [esterna]. il terrorismo è un nemico interno: allo stato, agli stati, al genere umano.
5.] l’episteme è avanzato nella comprensione del senso della vita militare.
6.] un nemico, che è il solo nemico dell'uomo, esiste, e gesù lo chiama proprio “nemico” [“un nemico ha fatto questo”: parabola del buon grano e della zizzania: mt 13, 28]: esso è satana e l’insieme dei demoni [diavoli].

giochidisimulazionediguerraeradipace
7.] la ricerca epistemica ha avanzato queste tesi:
 
a.] il demone possiede l’uomo aggressivo.
b.] il demone è nemico dell’uomo, sia interno alla società sia [sempre dentro l’uomo] come esterno ad essa. così esso agisce anche in “sistema”:
 
b1.] il nemico interno è detto “criminale”: l’uomo che, pesseduto, commette reato. il nemico è solo il demone che lo possiede, non l’uomo.
b2.] il nemico esterno è detto “nemico” in senso stretto: l’uomo e gli uomini che, posseduti, aggrediscono le frontiere di uno stato/di una nazione, come “esercito nemico”, per invaderla.
 
c.] nemico del genere umano è infine l’unico grande e unitario esercito degli “alieni-extraterrestri” [come nelle storie, nei film e nei cartoni animati di fantascienza].
d.] difesa dal nemico è l’esercito di pace, anch’esso posseduto: il governo che lo incarica della difesa dei confini dello stato o della pace nel mondo chiama questa azione di difesa anch’essa “guerra”, e scarica l’aggressività contro il nemico aggressore.
 
8.] quindi, anche nell’era di pace esiste il nemico: satana e i demoni.

scienzamilitare
9.] in tutta la storia dell’umanità, ogni guerra è stata sempre guerra di demoni: eserciti di uomini posseduti che lottano [in offesa o in difesa] contro eserciti di uomini posseduti.
10.] una volta, come fa l’episteme, compreso e identificato come il “nemico” sia costituito dal demone, si comprende che il senso dell’esercito nell’era di pace rimane immutato: difendere la nazione e il genere umano dal nemico. cambiano il significato e la funzione dell’esercito e degli eserciti,

a.] sia perché si è nell’era di pace,
b.] sia perché si è compresa l’essenza [demonica] del nemico, esterno e interno all’uomo [come tale, causa della sua possessione]:

 
11.] ...

a.] una prima conseguenza di questa concezione è che non si può e non si deve più fare la guerra all’uomo: la guerra va combattuta contro il nemico, il demone, e l’uomo non è mai [ora non più] il “nemico” dell’uomo: l’uomo [aggressore] va liberato dalla possessione, e non annientato. l’annientamento del demone si verifica, prospetticamente, con la liberazione dell’uomo dalla sua possessione.

b.] la seconda conseguenza è la premessa della prima: la guerra ora è un processo esorcistico di liberazione dell’uomo dalla possessione demonica.
c.] terza conseguenza è che, se l’esercito attira/è costituito dalle persone più aggressive della società, la guerra, esorcistica, contro il demone [non solo difensiva, ma anche offensiva come preventiva], si combatte non portando esercito contro esercito, ma “neutralizzando ogni esercito”, cioè portando ogni esercito contro se stesso.
d.] ma gli uomini permangono aggressivi: questo combattimento degli eserciti contro se stessi, per la propria neutralizzazione, rimanendo aggressivi gli uomini che li costituiscono, combattimento che avviene per la liberazione esorcistica dalla possessione, e quindi dall’aggressività, si compie nel concetto di "simulazione della guerra", svolgente una funzione catartica dell’aggressività, e quindi nel concetto di "giochi di guerra" [secondo l'essenza del film “war games”].   
e.] ciò si ottiene non solo nei giochi/simulazioni interne a ogni esercito, ma come:
 
e1.] guerra simulata nelle esercitazioni.
e2.] guerra contro se stessi [giochi interni a un esercito][simulazione].
e3.] guerra di esercito/nazione contro esercito/nazione [simulazione].
e4.] ripetizione delle guerre storiche [esempi: guerra di sparta contro atene; guerre puniche; impresa dei mille; prima e seconda guerre mondiali][simulazione].
e5.] guerra fredda simulata [ripristino dell’URSS e guerra fredda tra USA e URSS][simulazione].
e6.] terza guerra mondiale come guerra termonucleare globale [film “war games”: simulazione].
 
nota
 
ciò che sta accadendo oggi in ucraina può essere il bisogno, a livello di sistema di unità organica, del ripristino dell’URSS, secondo queste ipotesi epistemiche.
 
12.] ora si introduce un concetto fondamentale.
l’autoneutralizzazione esorcistica degli eserciti, come neutralizzazione dell’aggressività [possessione] insita nella parte più aggressiva della popolazione, che entra nell'esercito, non significa che l’esercito sia qualcosa di negativo e di disfunzionale alla società. l’esercito non è il male, perché il nemico esiste [è il demone], e l’esercito, come la polizia, servono a neutralizzarlo.
13.] nell’era di pace il demone si nasconde, ma gli uomini sono ancora aggressivi: ciò non significa che le forze di sicurezza dello stato si riducono alla sola polizia.
14.] è tesi epistemica che la riforma [secondo il progetto-episteme] degli eserciti e la creazione dell’esercito mondiale dello stato universale [il cui nemico è il "sistema" dei demoni come "civiltà extra-terrestre": i ragni cosmici che sono collocati nella galassia e condizionano gli uomini tramite la stele demonica/raggio spirituale parallelo o interno alla stele della specie umana] sia funzionale alla lotta delle forze dell’ordine [polizia] al condizionamento demonico interno allo stato nell’era di pace [crimine].
15.] anche con riferimento al criminale, vale il discorso che esso non è il nemico: va liberato dalla possessione.
16.] la vita interna all’esercito è funzionale alla potenza e alla funzione esorcistiche delle forze dell’ordine interne allo stato.
17.] infatti, se la polizia si occupa del crimine, quale forza si occupa dei seguenti problemi ?
 
a.] povertà nel mondo.
b.] asimmetria nella disponibilità delle risorse [energetiche, idriche e di cibo] nel mondo.
c.] conflitti.
d.] guerre.
e.] problemi ecologici.
 
18.] … devono occuparsene gli eserciti, anche perché sono gli eserciti stessi che causano, in parte, questi stessi problemi.
19.] ecco quindi che la funzione dell’esercito è di contenimento di problematiche, di globalizzazione, solo risolte le quali è possibile contenere efficacemente il crimine.
 
nota
 
la stessa mafia, che va combattuta ma non va sradicata [mt 13, 29], può essere letta/interpretata come un fenomeno di contestazione del capitalismo, ovvero dell’asservimento della vita dello stato ad esso, che ne rende inefficace l’attenzione alle problematiche sociali, delle quali devono occuparsi gli eserciti, nel mondo, perché proprio gli eserciti sono loro causa, sia direttamente, provocando guerre e conflitti, sia indirettamente, limitando la loro azione alla sola sicurezza globale, senza provvedere alle povertà e alle ingiustizie.

i fondamenti della militarizzazione globale

20.] il principio dell'autoneutralizzazione degli eserciti potrebbe far pensare a un ridimensionamento degli eserciti e degli armamenti. in realtà esso comporta una loro espansione.
21.] non si deve credere che la vita militare sia alienante: essa lo è perchè non si conosce l'essenza del nemico e perchè cessa di esistere il nemico. ma il nemico esiste e la sua essenza è stata portata alla luce: si tratta di combatterlo in modo corretto.
22.] a fronte della globalizzazione, si deve dire che tutte le nazioni del mondo sono attaccate contemporaneamente: l'identificazione di un nemico comune al genere umano - è la tesi epistemica - è condizione per la creazione dello stato universale, quindi dotato di un esercito mondiale che possa combattere questo nemico e così neutralizzare i modi con cui questo "nemico" insidia la pace e la serenità delle nazioni e dei popoli:

a.] globalizzazione [delocalizzazione, migrazioni, finanza mondiale, ecc.].
b.] capitalismo [storico].
c.] problemi energetici e ecologici.
d.] civiltà della tecnica.

23.] la stessa produzione e liberalizzazione delle armi in america deve essere interpretata secondo il principio della militarizzazione globale.
24.] esso dice che la pace e la sicurezza del mondo, con la neutralizzazione dei fattori di cui al punto 22.], dipendono dal processo di esorcizzazione della possessione globale, e per renderlo effettivo occorre mostrare al demone la sua potenza, per farla emergere e così combatterla nell'autocontrollo consapevole dell'uomo: farla emergere significa incrementare il numero di armamenti [anche atomici] nel mondo, e avere poligoni di tiro per armi convenzionali e non convenzionali [esplosioni nucleari]. significa far marciare gli eserciti e incrementare la loro potenza e il loro potere e influenza nel mondo.
25.] da questo punto di vista, si rilevano gli effetti positivi di salute mentale delle industrie di armamenti e del complesso militare-industriale [eisenhower] a livello globale, a cui va dato il controllo del mondo, per la sua sicurezza,
quale condizione necessaria per la neutralizzazione degli effetti politici di questo stesso apparato.

essenzadellafunzionedeglieserciti