proposizioni su di una possibile dimostrazione
dell’esistenza di dio
[23/09/2008]
presupposto quanto riportato nel
paragrafo “proposizioni su un possibile corretto posizionamento del
problema speculativo del teismo”, si può porre il seguente argomento come una
possibile dimostrazione dell’esistenza di dio [ricavata da quel paragrafo e suo
completamento]:
1.] esiste, come anapodittica [che non
ha bisogno di essere dimostrata esistente] necessariamente la necessità
[“l’essere è e non può non essere”, secondo parmenide].
2.] la necessità è l’oggetto_necessario
[l’oggetto].
3.] l’esistenza di dio sarebbe
l’esistenza, all’interno della necessità/oggetto_necessario, di un
soggetto_necessario.
4.] l’oggetto è termine che denota,
secondo necessità, primariamente la necessità.
5.] il soggetto sarebbe, quindi, il
termine che denota, secondo necessità, primariamente il soggetto_necessario,
cioè dio.
6.] se la parola “soggetto” è una
convenzione tale, per cui alla parola “oggetto” [termine necessario denotante
necessariamente la necessità], è solo stata storicamente aggiunta, in modo
convenzionale, la “s”, ottenendo “s_oggetto”, allora non è [forse] necessaria la
denotazione del soggetto a dio, perché la parola “soggetto” non sarebbe in
questo caso necessaria. se, invece, si dimostra che la parola “soggetto” ha una
sua etimologia, che sia indipendente e co-originaria a quella dell’oggetto,
allora il termine “soggetto” è anch’esso necessario [come l’oggetto], e denoterà
i termini più comuni espressi dal suo significato [dai quali, che si riportano,
sono stati appositamente esclusi quelli dell’uso filosofico della parola, perchè
forse convenzionale, ovvero presupponente l'esistenza di un soggetto].
7] segue l’etimologia delle parole
“oggetto” e “soggetto” [dal vocabolario zingarelli, 2004] [si osserva che il
significato della parola “oggetto” rimanda al “soggetto”: i "sensi", la "vista", il
"tatto"]:
a.] oggetto = [lat. obiectu(m) “cosa
gettata contro, posta innanzi”, part. pass. nt. di obicere “gettare contro”,
comp. di ob- “contro” e iacere “gettare”]. significato: correntemente, ogni
cosa, spec. solida, che può essere percepita dai sensi e in particolare mediante
la vista o il tatto.
b.] soggetto = [lat. tardo subiectu(m)
“soggetto”. nt. sost. di subiectus, part. pass. di subicere
“sottoporre”/dall’aggettivo … lat. subiectu(m), part. pass. di subicere
“sottoporre” comp. di sub “sotto” e iacere “gettare”]. significato: (gramm.) la
persona o la cosa che fa o subisce l’azione espressa dal verbo o si trova nella
condizione indicata dal verbo; (med.) individuo, persona, in quanto presenta
determinate caratteristiche cliniche.
8.] come si può osservare, la parola
“soggetto” non è quindi una convenzione nata dalla parola “oggetto”
[aggiungendovi la "s"], ma ha una sua etimologia originaria e indipendente
dall’etimologia della parola “oggetto”, e i significati rimandano alla vita e al
pensiero, cioè a un individuo e a una persona.
9.] è quindi dimostrata l’esistenza di
dio: come il termine "oggetto" denota necessariamente [nel suo significato
primario] la necessità, così il termine "soggetto" denota, all’interno della
necessità, necessariamente il soggetto_necessario, cioè dio.
nota
la dimostrazione è stata costruita
1.] come un "ponte": dalla denotazione
necessità-oggetto, attraverso il rapporto oggetto-soggetto [il ponte], si è
ricavata la denotazione soggetto-dio.
2.] come una "catena", secondo la
successione: necessità-oggetto/oggetto-soggetto/soggetto-dio.
successivamente di potrebbe dimostrare
che, se esiste sul piano della realtà_necessaria un soggetto_necessario, che è
dio, esso è unico [dimostrazione del monoteismo].